La Chiesa di Sant’Adriano di San Demetrio Corone, comunità Arbëreshe in provincia di Cosenza capolavoro d’arte dell’XI e XII secolo come sineddoche che potrebbe consentire l’accedesso al bizzarro universo etno-antropologico arbëreshe di questo piccolo borgo Calabrese.
Le cose hanno personalità, e le personalità sono in qualche modo cose (Marcell Mauss).
San Demetrio Corone (Shën Mitri in lingua arbëreshe), tra i centri culturali più importanti della comunità Albanese Italiana, è un piccolo borgo calabrese in provincia di Cosenza che sorge sulle colline dalla pianura di Sibari, a ridosso della Sila Greca.
Benché si tratti di un piccolo borgo (conta poco più di 3.000 abitanti) qui l’identità etnica arbëreshe è dominante e ancora viva. Si conserva, infatti, ancora la cultura e le bizzarre tradizioni, la lingua, il rito Bizantino e costumi coloratissimi.
Inoltre San Demetrio Corone è sede del Collegio Italo-Albanese di Sant’Adriano (un importante organismo religioso e culturale per la conservazione del rito orientale, delle tradizioni e del patrimonio identitario arbëreshe).
E ancora, San Demetrio Corone diede i natali a Girolamo De Rada, padre della letteratura albanese moderna e, per incalzare, questo grazioso paesino presilano custodisce uno degli edifici dei secoli XI-XII tra i più preziosi della Calabria: la Chiesa di Sant’Adriano di San Demetrio Corone, un autentico capolavoro, luogo di virtuosismi plastici e spirituali dove eleganza e bellezza si fondono in un’estetica misteriosa e assieme seducente.
Foto da: https://catalogo.beniculturali.it/detail/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/1800025382